Il punto di vista di Silvano
Carlo Ceccon
Silvano torna a casa dopo un lungo esilio volontario. Sono passati trent’anni da quando ha abbandonato il padre e il fratello Silvio all’improvviso, senza confessare a nessuno il motivo della sua partenza. Per tre decenni ha vissuto in solitudine sulle montagne svizzere e piemontesi, cercando nella natura un conforto alla propria inquietudine. Ora di anni ne ha sessanta e torna con l’obiettivo di ricucire il rapporto perduto con il fratello. Silvio, però, è pieno di risentimento, e lo accoglie con ostilità e durezza. Inizia così una convivenza complessa, tra tentativi di riavvicinamento e scontri accesi, mentre Silvano si trova a fare i conti con un nemico sempre più invadente e maligno. Un romanzo intenso, profondo e spirituale che scandaglia l’animo umano e le relazioni familiari. Un’opera in cui la montagna è sfondo ideale e metafora dell’esistenza.
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